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EVA DELLA VERTIGINE 

[2021]

Mia madre mi ha lavato con acqua torbida

e mi ha portato sul pendio di ogni montagna

consegnandomi al rombo delle domande.

Mi ha consacrato all’Eva della vertigine

e mi ha impastato con il buio e con la luce

perché fossi donna-centro e donna-lancia

gloriosa e trapassata

angelo dei piaceri senza nome.

 

(Joumana Haddad – Quando diventai un frutto – 1998)

Eva della Vertigine è un’azione che dà simbolicamente voce ai forzati silenzi femminili attraverso alcuni versi tratti dalla raccolta di poesie “Adrenalina”, della scrittrice libanese Joumana Haddad.

 

Partendo da una riflessione sulla violazione dei diritti femminili e del diritto ad essere se stesse, ad espandersi e fluire, la performance si sviluppa sullo sfondo di un mare danzante, argenteo, dalle onde gentili e carezzevoli. Una donna dal capo coperto e vestita di nero stringe nella mano destra una rosa bianca, e nella mano sinistra uno specchio. Come la Nuda Veritas Klimtiana, la donna rivolge quello specchio verso di noi e ci chiede di guardarci dentro, ci chiede di cercare dentro tutte le risposte, e le radici di ogni preconcetto.

AI suoi piedi un bacile ricolmo di latte, un recinto di spine e una mela.

Ogni oggetto si fa simbolo di desiderio e negazione di questo, metafora visiva di una intima lotta femminile per il diritto alla propria, personale vertigine.

EVA DELLA VERTIGINE

Performance di Giovanna Lacedra

a cura di Cristina Gilda Artese

23 febbraio 2021

Gilda Contemporary Art - via San Maurilio 14 Milano

Foto di Kristina Bychkova

Giovanna Lacedra 2021]

EVA DELLA VERTIGINE
Video realizzato durante la performance del 23 febbraio, presso la Galleria 

Gilda Contemporary Art di Milano.
Riprese ed editing: Michael Sala. Fotografia:  Kristina Bychkova

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